la UILM è il sindacato di categoria che all'interno della Uil - Unione Italiana del Lavoro rappresenta, organizza e tutela i lavoratori e le lavoratrici dipendenti da imprese metalmeccaniche e dei cosiddetti settori affini.


lunedì 7 giugno 2010

SOGEI QUALE FUTURO? PARTE QUINTA : ASSEMBLEA DEI LAVORATORI DEL 27 MAGGIO U.S.

Il 27 maggio u.s. si è svolta in Sogei l’assemblea dei lavoratori, dove sono stati trattati alcuni temi tra cui la “ben nota” scheda di valutazione.

Rispetto a tale argomento la UILM ha gia espresso la propria posizione nel comunicato del 28 aprile u.s., per questo motivo, volutamente, non è intervenuta al fine di comprendere le posizioni delle altre sigle sindacali.

Vista l’importanza dell’argomento che impatta fortemente sulla carriera e la sfera psico-fisica del lavoratore, riteniamo come sindacato assolutamente necessario definire in modo sostanziale con l’azienda un percorso concordato che porti ad una standardizzazione del modello e delle metodologie.

La UILM persegue fortemente un criterio oggettivo di valutazione delle sole competenze, che prevede come presupposto una adeguata e certificata formazione dei valutatori.

Nell’interesse generale di tutti noi lavoratrici e lavoratori la UILM invita le altre sigle sindacali ad esporre le proprie posizioni rispetto a tale argomento, quale valido contributo per il raggiungimento di un modello deterministico oggettivamente misurabile e condivisibile con l’azienda.

La UILM comunque rinnova la propria disponibilità attraverso i suoi direttivi e delegati ad accogliere le proposte di coloro che vogliano dare un contributo sull’argomento.

ROMA 04.06.2010


UILM SOGEI

venerdì 4 giugno 2010

Corresponsione dell'assegno per il nucleo familiare. Nuovi livelli reddituali per il periodo 1° luglio 2010-30 giugno 2011


A decorrere dal 1° luglio 2010 sono stati rivalutati i livelli di reddito familiare ai fini della corresponsione dell'assegno per il nucleo familiare alle diverse tipologie di nuclei.

La legge n. 153/88 stabilisce che i livelli di reddito familiare ai fini della corresponsione dell'assegno per il nucleo familiare sono rivalutati annualmente, con effetto dal 1° luglio di ciascun anno, in misura pari alla variazione dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati, calcolato dall'ISTAT, intervenuta tra l'anno di riferimento dei redditi per la corresponsione dell'assegno e l'anno immediatamente precedente.

In base ai calcoli effettuati dall'ISTAT, la variazione percentuale dell'indice dei prezzi al consumo tra l'anno 2008 e l'anno 2009 è risultata pari allo 0,7 %.

In relazione a quanto sopra, sono stati rivalutati i livelli di reddito in vigore per il periodo 1° luglio 2009 – 30 giugno 2010 con il predetto indice.

Si allegano pertanto le tabelle contenenti i nuovi livelli reddituali, nonchè i corrispondenti importi mensili della prestazione, da applicare dal 1° luglio 2010 al 30 giugno 2011, alle diverse tipologie di nuclei familiari.

Gli stessi livelli di reddito avranno validità per la determinazione degli importi giornalieri, settimanali, quattordicinali e quindicinali della prestazione.

Le Sedi sono invitate a portare a conoscenza dei datori di lavoro, delle relative associazioni di categoria, dei consulenti del lavoro e degli Enti di Patronato, con ogni possibile sollecitudine, il contenuto della presente circolare, che dovrà essere distribuita unitamente alle tabelle allegate.

mercoledì 26 maggio 2010

Assemblea Generale dei Lavoratori Sogei

Giovedì 27 maggio - Ore 10.30

Assemblea dei lavoratori Sogei con il seguente ordine del giorno:

1)valutazione relazioni industriali ad un anno dal contratto integrativo (accordo CED totalizzatore, lavoratori DRE, schede di valutazione/sistema professionale, assicurazione sanitaria);

2)erogazione premio di risultato 2010;

3)Arpig: nuove modalità di gestione.

Vi chiediamo di intervenire numerosi!!!

mercoledì 28 aprile 2010

SOGEI QUALE FUTURO? PARTE QUARTA: LA (NUOVA?) SCHEDA DI VALUTAZIONE PERFORMANCE DEL DIPENDENTE

Come annunciato dall'AD nel corso dell'incontro del 22 marzo u.s. è stata messa in linea sulla Intranet aziendale la nuova procedura riguardante il Sistema di Valutazione delle Performance (S.V.P.) del personale attraverso la visualizzazione della scheda di Valutazione Performance del Dipendente, tale scheda consta di quattro pagine che riportano in sostanza giudizi di valutazione delle prestazioni effettuate dal dipendente nell'anno 2009 attraverso le 3 sezioni valutative.

Definisce gli obiettivi per l'anno 2010 attraverso Indicatori con i relativi pesi ed un target temporale per il raggiungimento degli stessi, con infine una sezione riguardo le osservazioni sia da parte del valutatore che del dipendente.

La cosa che appare evidente è la non novità rispetto al passato , sia nel metodo che nel merito di questa scheda, in quanto presenta sì vari Item che misurano le competenze tramite giudizi, ma che non hanno avuto alcuna definizione determinata sino all’incontro del 22 aprile con la R.S.U. e a tutt’oggi non hanno alcun Indicatore di misura determinato, come invece avviene di prassi nelle realtà di benchmark in settori similari, tramite un manuale operativo a supporto, che serva da legenda per la sua corretta interpretazione.

Però la cosa che la UILM ritiene inadeguata è il metodo seguito dall'azienda per la sua attuazione, in quanto il modello di valutazione non è stato preventivamente presentato alla RSU in modo da avere la possibilità come sindacato di visionarlo e cercare così di condividerne l'applicazione e le finalità prima di renderlo operativo.

Entrando nel merito della S.V.P. del dipendente la UILM pone l'attenzione sostanzialmente alla sezione riguardante la valutazione delle competenze e rileva diverse incongruenze rispetto a diversi Item, ma quella più eclatante è a nostro avviso rappresentata dalla Stabilità Emotiva (gestione ansia), infatti non si comprende come il valutatore possa determinare un giudizio dal punto di vista psicologico a meno che non sia uno psicologo egli stesso.

Analogamente a ciò, ci chiediamo, può il lavoratore valutare le Competenze Trasversali del Valutatore?

Sarebbe utile istituire la scheda di valutazione del valutatore/coordinatore redatta dal singolo lavoratore, impostata sulle capacità di gestione con gli aspetti psicologici relativi, poiché quello della maleducazione dei coordinatori in questa azienda è spesso un aspetto lamentato dai lavoratori in modo ricorrente!

Come può ad esempio un coordinatore che fuma platealmente in stanza a dispetto di regole di divieto aziendale o urla e maltratta le proprie risorse dare giudizi in merito agli aspetti psicologici del dipendente?

Inoltre si fa la seguente riflessione, che senso ha elaborare oggi una valutazione rispetto al 2009, forse per erogare incentivi?

La scheda non era stata già fatta per coloro che nello scorso dicembre erano stati incentivati dall'azienda?

Il valutatore sa descrivere alla risorsa la modalità con cui può raggiungere l’eccellenza?

Come pensate si possa sentire il lavoratore di “Serie B” che nel corso del 2009 non era a conoscenza di obiettivi da raggiungere e che si ritrova giudicato su attività svolte all'occorrenza senza che abbia potuto comprenderne il valore?

E che dire di coloro che sono stati nel 2009 in standby forzato per inefficienze organizzative e si ritrovano impropriamente giudicati?

Diversi lavoratori lamentano la mancanza di INDICATORI DI VERIFICA !

Sarebbe opportuna una classificazione analitica degli indicatori di verifica misurabili da adottare come punti di riferimento oggettivi, per il sindacato tale obiettivo è preliminare a garantire il metodo di applicazione del modello nel modo più oggettivo possibile.

Come già manifestato nel precedente comunicato, l'azienda ha attivato un nuovo S.V.P. a sanatoria dei vecchi modelli applicati (non sempre e non a tutti) nel passato, per cui si ritiene più corretto riconoscere a tutti i lavoratori tramite Una Tantum il valore del contributo dato, a fronte delle riconosciute performance positive dell’azienda, senza dare giudizi di merito per il 2009 in quanto oggettivamente non si rilevano nel S.V.P. i presupposti quali ad esempio “la mancanza di definizione degli obiettivi per l’anno 2009” atti a fare concorrere tutti con pari opportunità al raggiungimento dell'eccellenza della prestazione.

La UILM ritiene che l'azienda abbia formato la figura del valutatore a conoscere nel dettaglio il nuovo modello del S.V.P. del dipendente senza che tale conoscenza sia stata diffusa a tutto il personale in modo che ogni lavoratore possa comprendere le modalità con cui possa entrare nel circolo virtuoso del miglioramento continuo.

Ossia come può il singolo lavoratore tendere legittimamente ad impegnarsi per poter migliorare correttamente le sue performance senza conoscere univocamente determinate le modalità di applicazione del modello adottato ed essere garantito da un sistema di misurazione riconosciuto il più possibile oggettivo anche dal sindacato?

Nella Società dell'Informazione senza informazioni non si ha il potere di determinare una qualsiasi azione di miglioramento, quindi la missione del sindacato è quella di concordare e condividere con le aziende sempre dei modelli deterministici, comprensibili a tutti ed oggettivamente misurabili e non certamente avallare modelli deduttivi.

La UILM si auspica che si individui con l'azienda un percorso condiviso attraverso la RSU per la proposizione di suggerimenti da parte del sindacato che possano far trovare una efficace e soprattutto comprensibile applicazione di tutte le azioni di miglioramento organizzativo, come in questo caso per il S.V.P., che l'azienda intenda attuare in ragione del raggiungimento del comune obiettivo che sia quello del benessere organizzativo.

ROMA 28.4.2010 UILM SOGEI

lunedì 12 aprile 2010

Convocazione Direttivo


Venerdì 16.04.2010, alle ore 9.00, è convocato il Direttivo in
CAMPIDOGLIO, Palazzo dei Conservatori – Sala Pietro da Cortona, alla presenza del Segretario Generale della UILM Nazionale Rocco Palombella e numerose personalità del mondo accademico e giuristi. In attesa di incontrarci, cordiali saluti.
Massimo Cerri

mercoledì 24 marzo 2010

SOGEI QUALE FUTURO? PARTE TERZA - ART. 7 SEZIONE PRIMA DEL CCNL – INFORMAZIONE E CONSULTAZIONE IN SEDE AZIENDALE

Il giorno 22 marzo 2010 alle ore 16.00 presso la SOGEI Spa si è svolta la riunione informativa richiesta all’AD, ai sensi dell’art.7 Sezione Prima del CCNL, dalle organizzazioni sindacali territoriali FIM-FIOM-UILM.

Si sono richiesti come di consuetudine i dati dei principali indicatori di bilancio sia come Indici di Redditività ricavati dal conto economico riclassificato (che mettono in evidenza gli aspetti economico reddituali), sia come Indici Patrimoniali e di Liquidità ricavati dallo stato patrimoniale riclassificato (che mettono in evidenza gli aspetti finanziari del bilancio aziendale).

L’AD ha dichiarato che, essendo ancora il bilancio sottoposto ad approvazione, non aveva dati definitivi da produrre e si rendeva disponibile a renderli noti alle O.S., non appena ne fosse stato in possesso.

Inoltre sono stati richiesti i dati riguardanti l’organico, ossia la distribuzione del personale nei vari livelli e qualifiche, laureati e non laureati che il Direttore del Personale avrebbe prodotti sotto le varie forme di aggregazione desiderate.

L’AD comunque ha anticipato dei macrodati riguardo il bilancio annuale, evidenziando una importante sopravvenienza attiva di circa 24 milioni di euro non imputabile al core business dell’azienda in quanto derivante da un pluriennale accantonamento effettuato per una vecchia vertenza con la Corte dei Conti.

Ha indicato un fatturato stimabile in circa 360 milioni di euro, in crescita rispetto all’anno precedente, e ha dichiarato un Turn Over che, a parte assunzioni spot effettuate fino ad oggi, avrebbe portato ad un ingresso di 130 unità nei prossimi 3 anni, e che attualmente ha avuto una limitazione da parte dell’azionista che esprime una volontà di applicazione trasparente delle modalità di assunzione del personale; sono previsti a giugno 2010 i primi ingressi.

L’AD ha annunciato importanti interventi di ristrutturazione e di adeguamento degli IMMOBILI con specifici progetti riguardanti la climatizzazione, l’illuminazione, ecc., e la trasformazione del CASALE in palestra per i dipendenti.

Invece sul Core Business aziendale, ha fatto presente che un grosso gettito è rappresentato dalla Tessera Sanitaria ed una possibile grossa opportunità può essere rappresentata dalla Carta d’Identità Elettronica di estremo interesse per l’azionista.

Ha ribadito che attualmente SOGEI ha i suoi clienti nell’ambito delle PA e non nei soggetti privati, proponendosi nella posizione di PARTNER TECNOLOGICO ISTITUZIONALE e non di semplice fornitore di servizi, coerentemente allo sviluppo del e-gov. 2010-2012, non escludendo in futuro possibili sviluppi anche nel mercato privato.

Inoltre ha individuato possibili nuovi sviluppi con l’avvento del FEDERALISMO FISCALE, e per la Carta d’Identità Elettronica una interazione partnerariale con il Poligrafico dello Stato.

La UILM ha posto all’AD l’annoso problema, già anticipato in precedenti comunicati, della GARANZIA DI UNA CRESCITA PROFESSIONALE OMOGENEA DEL PERSONALE attraverso strumenti quali il sistema di valutazione delle performance applicato al personale nei termini di obiettivi certi e definiti per tutti e di metodi di misurazione oggettivi degli stessi.

L’AD ha risposto che tutto ciò sarebbe stato risolto con l’applicazione di un nuovo Sistema di Valutazione Performance che l’azienda sta approntando e che sarà operativo a breve termine.

La UILM giudica positivamente l'informativa data dall’AD sullo stato di salute dell'azienda e dei suoi sviluppi futuri e ha apprezzato quanto dichiarato dall'AD sul nuovo Sistema di Valutazione Professionale (e conseguemente sul nuovo Sistema Professionale) che mira a risolvere le problematiche evidenziate dalla UILM sul tema.

La UILM ha inoltre richiesto che ci siano momenti di confronto con le RSU al fine di garantire la sua corretta applicazione i cui risultati segnerebbero un positivo cambio di tendenza rispetto al passato.

24 marzo 2010 LA UILM DI ROMA E PROVINCIA E LE RSU UILM

lunedì 8 marzo 2010

SOGEI, QUALE FUTURO? PARTE SECONDA - TRA IL DIRE ED IL FARE C’E’ DI MEZZO …?, (I CATTIVI E VECCHI METODI APPLICATI PER LA MOBILITA’ INTERNA AI SOLI LA

La UILM SOGEI, come già annunciato in precedenza, intende rappresentare la voce e le istanze dei lavoratori di “SERIE B” e denuncia in questo comunicato fatti che stanno accadendo attualmente nella nostra azienda.

Tutti ricordano le riunioni di settore volute dal nuovo AD dove ognuno ha potuto rappresentare liberamente e pubblicamente la visione del proprio ruolo e delle proprie aspettative rispetto alla unità organizzativa di appartenenza e questo fatto ha rappresentato un forte motivo di discontinuità rispetto alle gestioni precedenti che la UILM SOGEI ha valutato positivamente.

Diversi lavoratori, circa una settantina, fiduciosi in questo nuovo corso hanno chiesto colloquio diretto all’AD che, una volta ascoltate le singole problematiche, ha assicurato a ciascuno che avrebbe provveduto a dare una definizione alle situazioni di disagio dando soluzioni; infatti alcuni di questi hanno avuto successivamente colloqui con un consulente esterno che ha studiato nel dettaglio le varie situazioni lavorative degli interessati, ed a qualcuno ha prospettato soluzioni precise.

Tutti ci aspettavamo una nuova gestione delle risorse umane innovativa rispetto al passato e tesa finalmente all’efficace soluzione dei problemi dei lavoratori ed invece dobbiamo denunciare i cattivi vecchi metodi di mobilità interna applicati come sempre solo ai lavoratori di “SERIE B”.

La UILM SOGEI denuncia che diversi lavoratori che avevano avuto colloqui con l’AD sono stati oggetto di una operazione che a questo punto riteniamo discriminatoria “ad personam”.

I lavoratori sono stati contattati informalmente dalla segreteria di un dirigente con l’invito da parte di questi a colloquiare con loro, alcuni hanno effettuato tale colloquio e quello che ne è emerso è che il dirigente ha dichiarato che era venuto a conoscenza dall’Ufficio del Personale che gli interessati erano dati in uscita dalle loro U.O. e che volontariamente avevano espresso il “desiderio” di lavorare presso la sua U.O.

A questo punto va puntualizzato che diversi interessati non erano a conoscenza di essere in uscita dalla propria U.O. e che non avevano assolutamente espresso il “desiderio” di mutare la propria attività lavorativa avendone parlato direttamente con l’AD; per cui non si comprende come l’Ufficio del Personale abbia potuto stilare delle liste inserendo tali lavoratori.

Nel precedente comunicato avevamo accennato al ruolo dei coordinatori, adesso con questo episodio evidenziamo le lacune che ci appaiono evidenti soprattutto nei comportamenti tenuti dagli stessi; come può non informare il coordinatore della U.O. di appartenenza alla propria risorsa umana che lui lo considera in uscita? Non crediamo che sia un comportamento trasparente ed eticamente corretto, visto che siamo tutti componenti dello stesso sistema lavorativo che va comunque valutato nella sua interezza attraverso strumenti quali l’EFQM che considera come parametro anche l’indice di soddisfazione del dipendente.

Riteniamo che tale fatto debba essere comunque spiegato per una semplice questione di rapporto fiduciario del lavoratore e di conseguenza della rappresentanza sindacale con l’azienda.

La UILM SOGEI intende ricordare che di prassi nelle aziende come anche in questa azienda si è sempre fatto ricorso all’istituto del BANDO che garantisce una scelta più oculata delle risorse umane attraverso l’analisi dello “skill” delle stesse.

Ricordiamo esempi eclatanti riguardo le modalità che hanno regolato in passato la mobilità interna, su cui la UILM SOGEI intende richiamare l’attenzione di tutti i lavoratori e che l’AD conosce molto bene. Modalità che sono nate a seguito di “dissidi” tra lavoratore e dirigente/coordinatore con il risultato, in genere scontato, che ha visto il lavoratore “epurato” o dirottato in ordine sparso verso altri settori dell’azienda, trovandosi così annullata una professionalità acquisita nel settore, vedendo addirittura le attività date in outsourcing.

Non sarebbe più proficuo per l’Azienda che i lavoratori possano esprimere un “desiderio” manifestato di operare in attività a loro più consone e soddisfacenti? Così facendo, condividendo gli obiettivi aziendali, avremmo comunque COMPETENZE, spesso PLURIENNALI, non inutilizzate come lo potrebbero essere in altri settori dove sarebbero solo riconvertite a svolgere attività diverse.

In termini di Qualità il lavoratore di “Serie B” a questo punto non lo potremmo inserire nel circolo virtuoso del miglioramento continuo ma bensì in quello della RICONVERSIONE CONTINUA applicata all’occorrenza che, come il gioco dell’Oca, riazzera ad ogni RICONVERSIONE il proprio Know-how e soprattutto la propria dignità.

Roma, 8 marzo 2010 UILM SOGEI

martedì 2 marzo 2010

SOGEI, QUALE FUTURO? PARTE PRIMA – IL NUOVO SISTEMA PROFESSIONALE QUALE MIGLIORE OCCASIONE PER LA RIVALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE.

La UILM SOGEI comunica a tutti i colleghi che, su nostra iniziativa, il prossimo 22 Marzo 2010 si terrà un incontro tra l’A.D. e le rappresentanze territoriali FIM-FIOM-UILM, come già pubblicato nella nostra bacheca sindacale.

Crediamo fortemente che la nostra azienda rappresenti una risorsa nazionale e come tale vada gestita non in termini “personalistici” come già avvenuto in passato.

La conoscenza e la percezione che abbiamo come lavoratori di questa azienda è che è stata gestita tramite un modello organizzativo prettamente gerarchico, a nostro modo di vedere ormai superato, che non ha tenuto conto delle aspettative lavorative in termini di carriera della maggior parte dei lavoratori, e soprattutto attraverso una gestione di stampo paternalistico che non ha dato pari opportunità a tutti per poter dimostrare le proprie capacità.

Con l’avvento del nuovo A.D. si è percepita una adeguata attenzione e considerazione del fattore umano, viste le riunioni di settore e soprattutto la disponibilità dimostrata nell’ascoltare i lavoratori tramite colloqui diretti, iniziative le quali a tutt’oggi però non sono state seguite da fatti a noi visibili.

La UILM SOGEI ritiene che la efficienza del sistema produttivo è il principale obiettivo sindacale in una azienda, in quanto rappresenta il “Valore” aggiunto che consente a noi lavoratori di contribuire nel miglior modo ed in maniera continua alle performance produttive; ma per poter attuare tutto ciò occorre “oliare l’organizzazione”, ossia bisogna che tutti gli “stakeholders” siano motivati a contribuire in modo omogeneo ed unidirezionale verso l’obiettivo comune, offrendo a tutti pari opportunità.

La nostra conoscenza di questa azienda ci porta a considerare che attualmente risulta composta da due distinte categorie di lavoratori, una di “serie A” e l’altra di “serie B”. Il lavoratore di “serie A” gode di tutto ciò che occorre per svolgere al meglio la propria attività, motivato soprattutto dal punto di vista salariale, posizionandosi al vertice della piramide di Maslow; al contrario il lavoratore di “serie B” vive “alla giornata” non avendo obiettivi assegnati ed è spesso sottoposto a quotidiano stress psicologico determinato anche da vera e propria supponenza da parte di alcuni coordinatori (dirigenti e non) ormai noti per la loro maleducazione!

Chiaramente questo determina uno scollamento tra le due categorie, rendendo inefficace qualsiasi modello organizzativo, per cui la UILM SOGEI intende contribuire fortemente alla rivalorizzazione della risorsa umana attraverso modelli che ne affermino la sua centralità.

Per fare ciò riteniamo necessario che l’azienda debba rimotivare i tanti “figli minori”, spesso inutilizzati per pura e semplice miopia da coordinatori più attenti ai loro obiettivi personali che alla valorizzazione delle risorse umane, attraverso una generale sanatoria professionale/salariale che tenga conto comunque del contributo lavorativo dato nel passato

Questo aspetto lo riteniamo fondante nei riguardi del sistema professionale aziendale e non sarebbe, secondo noi, condivisibile passare ad un nuovo sistema professionale senza almeno “sanare” questo paradosso organizzativo.
Come si possono raggiungere degli obiettivi senza sapere quali sono?

La UILM SOGEI intende rappresentare il SINDACATO e di conseguenza i suoi delegati e direttivi sono a disposizione di tutti i lavoratori, anche nei termini di vigilanza e denuncia riguardo comportamenti discriminatori attuati da coordinatori maleducati, e per la proposizione di suggerimenti utili al miglioramento continuo della nostra realtà lavorativa sia dal punto di vista professionale/salariale che da quello del rispetto della dignità della persona.

Roma, 2 marzo 2010 UILM SOGEI

venerdì 1 gennaio 2010

LO STATUTO UILM


Documentazione: Lo Statuto Uilm
Approvato dal 13° Congresso Nazionale
Santa Maria degli Angeli (Assisi) 5 - 7 giugno 2006
e uniformato allo Statuto Uil

I N D I C E

PARTE PRIMA
COSTITUZIONE E FINALITÀ
Art. 1 Denominazione, sede
Art. 2 Scopi e compiti
Art. 3 Adesione alla Uilm
Art. 4 Democrazia Interna
Art. 5 Elezioni di 1° e 2° grado
Art. 6 Comitato Elettorale
Art. 7 Ricorsi
Art. 8 Candidati
Art. 9 Preavviso Congressi
Art. 10 Partecipazione al Congresso Nazionale
Art. 11 Rispetto delle norme statutarie
Art. 12 Responsabilità

PARTE SECONDA
LA STRUTTURA DELLA UILM
Art. 13 L'assemblea di base della Uilm
Art. 14 Il Gruppo Aziendale Uilm (G.A.U.)
Art. 15 Il Sindacato Provinciale
Art. 16 Il Sindacato Regionale
Art. 17 Coordinamenti Regionali
Art. 18 L'Unione Nazionale

PARTE TERZA
ORGANI E ORGANISMI DELLA UILM
Art. 19 Organi e Organismi Nazionali della Uilm

TITOLO I - IL CONGRESSO NAZIONALE
Art. 20 Compiti
Art. 21 Convocazione
Art. 22 Non cumulabilità delle deleghe
Art. 23 Composizione
Art. 24 Definizione e compiti

TITOLO II - L'ASSEMBLEA NAZIONALE
Definizione e compiti
Art. 25 Composizione
Art. 26 Convocazione

TITOLO III - IL COMITATO DIRETTIVO NAZIONALE
Art. 27 Definizione e compiti
Art. 28 Convocazione
Art. 29 Composizione

TITOLO IV - LA DIREZIONE NAZIONALE
Art. 30 Definizione e compiti
Art. 31 Composizione
Art. 32 Convocazione

TITOLO V - LA COMMISSIONE ORGANIZZATIVA NAZIONALE
Art. 33 Definizione e compiti
Art. 34 Composizione e convocazione

TITOLO VI - ALTRI ORGANI E ORGANISMI NAZIONALI
La Segreteria Nazionale - composizione e compiti
Art. 35 Definizioni e compiti - Composizione e convocazione
Art. 36 Il Segretario Generale
Art. 37 Il Collegio Nazionale dei Probiviri
Art. 38 Il Collegio Nazionale dei Revisori dei Conti
Art. 39 L'Apparato Nazionale

TITOLO VII - IL SINDACATO REGIONALE
Art. 40 Organi del Sindacato Regionale
Art. 41 Il Congresso Regionale - compiti
Art. 42 Il Congresso Regionale - convocazione
Art. 43 Il Congresso Regionale - composizione
Art. 44 Il Comitato Direttivo Regionale - compiti
Art. 45 Il Comitato Esecutivo
Art. 46 La Segreteria Regionale
Art. 47 Il Collegio Regionale dei Probiviri
Art. 48 Il Collegio Regionale dei Revisori dei Conti

TITOLO VIII - IL SINDACATO PROVINCIALE
Art. 49 Organi del Sindacato Provinciale
Art. 50 Il Congresso Provinciale - compiti
Art. 51 Il Congresso Provinciale - convocazione
Art. 52 Il Congresso Provinciale - composizione
Art. 53 Il Comitato Direttivo Provinciale - composizione e compiti
Art. 54 Il Comitato Esecutivo Provinciale
Art. 55 La Segreteria Provinciale
Art. 56 Il Collegio dei Probiviri
Art. 57 Il Collegio dei Revisori dei Conti

PARTE QUARTA
RAPPORTI INTERNI E NORME GENERALI
Art. 58 Termini di convocazione
Art. 59 Sospensione e decadenza dagli incarichi
Art. 60 Rapporti amministrativi
Art. 61 Responsabilità dei Segretari Provinciali
Art. 62 Dichiarazione di Responsabilità
Art. 63 Quote sindacali contribuzione ordinaria
Art. 64 Contribuzione straordinaria
Art. 65 Gestione straordinaria
Art. 66 Provvedimenti disciplinari e norme
Art. 67 Provvedimenti disciplinari - procedure
Art. 68 Provvedimenti disciplinari - ricorsi
Art. 69 Incompatibilità interne e funzionali
Art. 70 Incompatibilità esterne
Art. 71 Regolamenti per la seconda affiliazione
Art. 72 Modifiche statutarie
Art. 73 Applicabilità delle norme

PARTE PRIMA
COSTITUZIONE E FINALTÀ
ART. 1 DENOMINAZIONE, SEDE
La Unione Italiana Lavoratori Metalmeccanici (UILM): è l'Organizzazione sindacale, democratica dei metalmeccanici, aperta alla partecipazione di tutti i lavoratori e lavoratrici della categoria, di ogni convinzione politica, religiosa e appartenenza etnica, associati per la difesa dei diritti e dei comuni interessi morali, materiali e di libertà.
La UILM aderisce, tramite il proprio Sindacato Provinciale, in sede locale alla Camera Sindacale Provinciale; in sede regionale alla Unione Regionale; in sede nazionale alla UIL; ne accetta lo Statuto conservando per intero la propria autonomia organizzativa ed amministrativa.
La UILM aderisce in sede internazionale alla FISM (Federazione Internazionale Sindacati Metalmeccanici) e alla FEM (Federazione Europea Metalmeccanici).
La sede nazionale è in Roma presso Corso Trieste n. 36.
La Unione Italiana Lavoratori Metalmeccanici assume negli atti ufficiali la sigla UILM.

ART. 2 SCOPI E COMPITI
La UILM si prefigge di promuovere, nell'ambito della salvaguardia e del rafforzamento dei valori di libertà e di democrazia sanciti dalla Costituzione Repubblicana, la più ampia partecipazione dei lavoratori e delle lavoratrici alle scelte aziendali del Paese favorendone l'assunzione di maggiore responsabilità diretta nei luoghi di lavoro e nella società.
Per il raggiungimento delle suddette finalità, la UILM intende:
a) assicurare la presenza del sindacato in ogni luogo di lavoro;
b) promuovere ogni iniziativa sul piano sociale e sindacale e dell'impegno politico atta al raggiungimento della piena occupazione;
c) garantire il diritto alla salute ed alla integrità individuale e collettiva dei lavoratori e lavoratrici attraverso la promozione di una capacità di intervento sull'ambiente e dell'Organizzazione del Lavoro affinché la difesa della persona si affermi su qualsiasi altro interesse;
d) portare avanti una politica salariale e contrattuale coerente alle finalità espresse;
e) attivare forme di partecipazione diretta nella organizzazione del lavoro e nella conduzione della azienda sul piano gestionale;
f) accrescere il livello culturale e professionale dei lavoratori e delle lavoratrici che favorisca la crescita di pari opportunità in tutti i luoghi di lavoro;
g) tutelare e assistere in tutte le sedi i lavoratori nelle vertenze sindacali e nell'affermazione dei loro diritti e delle libertà sociali e civili;
h) perseguire l'unità sindacale dei lavoratori quale condizione necessaria per il raggiungimento di tali obiettivi. In questo ambito la scelta unitaria della UILM si esprime concretamente attraverso la pratica politica ed operativa con la FIM e la FIOM;
g) attuare un rapporto organizzativo con le associazioni del volontariato sociale e civile e delle attività "no profit" promovendo iniziative anche dirette. A questo fine la UILM può svolgere tutte le attività in diretta attuazione degli scopi istituzionali, ivi comprese quelle effettuate verso pagamenti di corrispettivi specifici da persone iscritte, associate o partecipanti. Tali attività non si considerano prevalentemente commerciali ed usufruiscono del regime fiscale previsto dalle leggi. Per questo la UILM si conforma alle seguenti clausole:
" divieto di distribuire, anche in modo indiretto, utili di avanzi di gestione nonché fondi, riserve di capitali durante la vita dell'Associazione, salvo che la destinazione o la distribuzione non siano imposte dalla legge;
" obbligo di devolvere, a norma di legge, il patrimonio dell'Ente in caso di scioglimento per qualunque causa, ad altra Associazione con finalità analoghe od a fini di pubblica utilità salvo che la destinazione non sia imposta dalla legge;
" intrasmissibilità della quota o contributo associativo ad eccezione dei trasferimenti a causa di morte e non rivalutabilità della stessa.

ART. 3 ADESIONE ALLA UILM
Possono essere iscritti alla UILM tutti i lavoratori e le lavoratrici che prestano la loro opera in aziende destinate alla produzione e alla lavorazione di metalli ed affini ed alla installazione di impianti, o comunque appartenenti contrattualmente alla categoria metalmeccanica.
L'iscrizione avviene tramite le strutture del Sindacato Provinciale di categoria, oppure con la sottoscrizione della delega prevista nei CCNL; il prelievo della tessera UILM ha valore di accettazione delle norme del presente Statuto e quindi di adesione alla UILM.


ART. 4 DEMOCRAZIA INTERNA
I rapporti interni alla UILM si fondano sui principi della democrazia sindacale e della partecipazione.
In particolare a ogni iscritto/iscritta sono garantite a tutti i livelli le più ampie libertà di espressione sulle questioni poste in discussione nel rispetto delle convinzioni politiche e religiose di ognuno, di elaborazione, di manifestazione del dissenso e di circolazione delle idee nonché di partecipazione alla determinazione degli indirizzi e delle scelte politiche dell'Organizzazione.
Tutte le cariche rappresentative sono elettive; le elezioni dovranno svolgersi in base alle norme contenute nel presente Statuto ed alle norme elettorali emanate dagli organismi competenti e che dovranno prevedere la possibilità di presentazione di più liste, qualora richiesto da almeno il 20% dei voti congressuali.
Tutte le decisioni sono adottate a maggioranza semplice nell'ambito degli organismi competenti, ove non sia diversamente specificato, ed impegnano tutta l'Organizzazione. Le decisioni assunte dagli organi competenti sono valide se adottate in riunioni regolarmente convocate e costituite. Di fronte al manifestarsi di eventuali posizioni di minoranza, ad esse va garantita la libertà di esprimersi nelle sedi e con gli strumenti propri dell'Organizzazione.
Gli eventuali casi di inosservanza sono giudicati in base alle norme fissate nel presente Statuto.
Non è ammessa per garantire l'indipendenza la costituzione di correnti organizzate da partiti politici o da altri organismi esterni alla organizzazione non è permessa la presentazione di mozioni precongressuali o di liste di corrente.
Le organizzazioni aderenti alla UILM non possono comunque operare presso le sedi di qualsiasi Partito o movimento politico.
Tutti gli iscritti possono concorrere alla composizione degli organi ed alla formazione delle cariche a tutti i livelli in equilibrata rappresentanza di genere.

ART. 5 ELEZIONI DI I° e 2° GRADO
Le elezioni si distinguono in: elezioni di primo grado ed elezioni di secondo grado.
Nelle elezioni di primo grado, a livello di fabbrica, hanno diritto di voto tutti i lavoratori e lavoratrici in possesso della tessera della UILM ed in regola con la tessera e con il pagamento dei contributi. Il voto è diretto e segreto e non può essere espresso per interposta persona.
Nelle elezioni di secondo grado il voto è attribuito al delegato e/o alla delegata il quale dispone di tanti voti per quanti sono gli iscritti da loro rappresentati.
La elezione in sede congressuale, ai vari livelli, del Comitato Direttivo avviene con voto palese su lista unica concordata.
Si attivano le procedure per il voto segreto se un numero di delegati, rappresentati almeno il 20% dei voti congressuali, lo richiede con un atto formale sottoscritto e presentato in Congresso.
In questo caso dovranno essere predisposte due o più liste contenenti ciascuna un numero massimo di candidati pari a quello da eleggere e il Comitato Direttivo sarà eletto attribuendo alle liste un numero di posti proporzionali ai voti riportati da ciascuna lista.
Acquisito il numero dei posti da attribuire ad ogni lista vengono proclamati eletti i candidati che, su ogni singola lista, hanno riportato il maggior numero di voti. In caso di parità viene proclamato eletto il candidato con la maggiore anzianità di iscrizione.
L'elezione in sede congressuale, ai vari livelli, degli altri organi dirigenti delle strutture e dei delegati/delegate per le istanze superiori, avviene a voto palese su lista unica concordata.

ART. 6 COMITATO ELETTORALE
Per ogni elezione dovrà essere nominato un Comitato Elettorale, con il compito di:
a) garantire e controllare il corretto svolgimento delle elezioni;
b) verificare le eventuali incompatibilità;
c) rendere noti i risultati delle elezioni.

ART. 7 RICORSI
Contro eventuali irregolarità ed infrazioni che venissero commesse in sede di elezione, ogni elettore ed ogni elettrice potrà presentare ricorso scritto, entro il termine di 5 giorni dallo scrutinio, al Comitato Direttivo della Organizzazione Provinciale o Regionale interessata.
In seconda istanza l'elettore o l'elettrice potrà ricorrere al Comitato Direttivo Nazionale il quale decide in via inappellabile ed a maggioranza di voti.

ART. 8 CANDIDATI
Ogni iscritto/iscritta alla Organizzazione può essere candidato/a alle elezioni delle cariche sindacali, purché in regola con il pagamento della quota associativa.
La presentazione dei candidati o candidate non potrà essere accompagnata da mozioni di corrente.

ART. 9 PREAVVISO CONGRESSI
Delle convocazioni di ogni Congresso di Sindacato Provinciale e di Sindacato Regionale deve essere data comunicazione alla Segreteria della UILM Nazionale e alle istanze immediatamente superiori almeno un mese prima.

ART. 10 PARTECIPAZIONE AL CONGRESSO NAZIONALE
Ciascuna struttura che partecipa al Congresso Nazionale della UILM deve compilare il verbale delle elezioni dei propri delegati e delegate al Congresso stesso e rimetterlo in copia alla UILM non oltre 15 giorni dopo la data del proprio Congresso.

ART. 11 RISPETTO DELLE NORME STATUTARIE
Gli iscritti alla UILM, in particolare coloro che ricoprono cariche direttive a qualsiasi livello, sono tenuti a rispettare le norme del presente Statuto, nonché ad applicare le decisioni prese dai competenti organi federali.

ART. 12 RESPONSABILITÀ
La UILM risponde di fronte ai terzi ed in giudizio unicamente delle obbligazioni assunte dal Segretario Generale su mandato della Segreteria Nazionale.

PARTE SECONDA
LA STRUTTURA DELLA UILM
ART. 13 L'ASSEMBLEA DI BASE DELLA UILM
L'Assemblea di Base della UILM è lo strumento di dibattito, di elaborazione e di verifica delle politiche sindacali in fabbrica, nonché l'istanza fondamentale congressuale della UILM.
Essa è composta da tutti gli iscritti e le iscritte alla UILM.
Sono suoi compiti specifici:
- eleggere i delegati e le delegate al Congresso Provinciale;
- decidere, d'intesa con il sindacato Provinciale, la candidatura degli iscritti UILM per l'elezione delle R.S.U. e degli R.L.S.;
- identificare le istanze dei lavoratori e delle lavoratrici in sede aziendale, nonché orientare le scelte e le attività sindacali degli organismi di fabbrica;
- costituire il G.A.U. (GRUPPO AZIENDALE UILM).
L'Assemblea di Base può essere convocata dal G.A.U. o dal sindacato Provinciale, previa comunicazione al G.A.U.
Le Assemblee di Base della UILM sono di norma aperte a tutti i lavoratori e lavoratrici. Ad esse possono intervenire con diritto di parola i lavoratori e le lavoratrici senza scelta confederale e i non iscritti al sindacato.

ART. 14 IL GRUPPO AZIENDALE UILM (G.A.U.)
Il G.A.U. è l'organismo di direzione politica ed organizzativo della UILM di fabbrica. Esso è riconosciuto dalla UILM Provinciale.
Il G.A.U. si compone:
- dai candidati e candidate UILM presentati per l'elezione delle R.S.U. e R.L.S.;
- dai componenti del Comitato Direttivo Provinciale e Regionale e dell'Assemblea Nazionale, presenti in fabbrica;
- dai componenti la commissione elettorale nelle elezioni della R.S.U. indicati dalla UILM.
Sono suoi compiti specifici:
- attivare il consenso ed il tesseramento dei lavoratori e delle lavoratrici verso la UILM;
- convocare l'Assemblea di Base degli iscritti e delle iscritte;
- rappresentare e confrontare negli organismi aziendali gli orientamenti e le scelte sindacali dell'Assemblea degli iscritti e delle iscritte.
Il G.A.U. elegge, su proposta della Segreteria Provinciale e/o Regionale, un responsabile o una responsabile.
Il responsabile del G.A.U. può, in accordo con il Segretario Provinciale o Regionale, disporre e coordinare il monte ore spettante alla UILM all'interno dell'azienda.

ART. 15 IL SINDACATO PROVINCIALE
Il Sindacato Provinciale di Categoria raggruppa tutti gli iscritti e le iscritte alla UILM nell'ambito del proprio territorio.
Sono suoi compiti specifici:
a) promuovere l'adesione dei lavoratori e delle lavoratrici alla UILM;
b) dirigere la politica sindacale e contrattuale della categoria nell'ambito del proprio territorio;
c) definire la dislocazione delle Zone o Leghe e coordinarne il funzionamento.

ART. 16 IL SINDACATO REGIONALE
I Sindacati Provinciali costituiscono il Sindacato Regionale.
Compiti del Sindacato Regionale sono:
a) dirigere la politica sindacale della categoria nell'ambito del Territorio Regionale, quando essa attiene a problemi di settori, comparti e politiche contrattuali. Realizzare iniziative della categoria per lo sviluppo della programmazione regionale;
b) coordinare ed orientare le politiche organizzative dei Sindacati Provinciali, con particolare riferimento al tesseramento, alla formazione, alla stampa, alla ricerca, alla costituzione di Centri studi;
c) realizzare il massimo raccordo politico tra le analisi e le proposte del coordinamento delle donne sulla condizione femminile nel lavoro e nella società; alla diffusione nel territorio della cultura delle pari opportunità tra donne e uomini affinché diventi patrimonio comune dell'organizzazione;
d) il Segretario Responsabile nel sindacato Regionale deve coincidere con il Segretario Responsabile della Provincia capoluogo di Regione.

ART. 17 COORDINAMENTI REGIONALI
Il Coordinamento Regionale è costituito dalle Strutture Provinciali della stessa Regione e deve operare in stretto rapporto con la Segreteria Nazionale.
" Composizione
I Coordinamenti Regionali sono costituiti da tutti i segretari provinciali della regione di riferimento. Il Coordinatore Regionale, qualora non ne faccia parte, partecipa di diritto ai lavori della Direzione Nazionale.
" Coordinatore
Il Coordinatore Regionale sarà individuato dalla Segreteria Nazionale sentiti i territori interessati.
" Compiti
I compiti del Coordinamento Regionale sono di carattere politico e organizzativo e sono mirati al conseguimento di una maggiore efficienza dell'azione sindacale a livello regionale.
A questo scopo, dunque, il Coordinatore Regionale:
a) tiene i rapporti con le Istituzioni Regionali;
b) tiene i rapporti sia con l'Unione Regionale UIL, sia con le altre categorie;
c) coordina le politiche organizzative dei Sindacati Provinciali, con particolare riferimento al tesseramento e alla formazione;
d) tiene i rapporti con la FIM e la FIOM per decidere le iniziative unitarie ai livelli Regionale e Provinciale;
e) coordina la politica sindacale e contrattuale della categoria a livello Regionale con particolare riferimento alla contrattazione di secondo livello dell'artigianato;
f) rappresenta la categoria nel comitato regionale per l'artigianato;
g) promuove le iniziative inerenti ai progetti su formazione, salute, sicurezza ecc..

ART. 18 L'UNIONE NAZIONALE
Tutti i Sindacati Provinciali e Regionali costituiscono l'Unione Italiana Lavoratori Metalmeccanici (UILM).

PARTE TERZA
ORGANI E ORGANISMI DELLA UILM
ART. 19 ORGANI E ORGANISMI NAZIONALI DELLA UILM
Nella composizione degli organismi si deve tenere conto della effettiva presenza delle donne, al fine di favorire le pari opportunità.
Gli organismi della UILM sono:
- il Congresso;
- l'Assemblea Nazionale;
- il Comitato Direttivo Nazionale;
- la Direzione Nazionale;
- la Segreteria Nazionale;
- il Collegio dei Probiviri;
- il Collegio dei Revisori dei Conti.

TITOLO I - IL CONGRESSO NAZIONALE

ART. 20 COMPITI
Il Congresso Nazionale è il massimo organo della UILM a cui spettano i poteri deliberativi.
Sono suoi compiti particolari:
a) esaminare il rendiconto organizzativo e finanziario dell'Organizzazione;
b) deliberare sull'indirizzo politico che deve seguire l'Organizzazione;
c) eleggere l'Assemblea Nazionale;
d) eleggere il Comitato Direttivo Nazionale;
e) eleggere il Collegio Nazionale dei Probiviri e il Collegio Nazionale dei Revisori dei Conti;
f) deliberare sulle modifiche al presente statuto;
g) eleggere i delegati al Congresso Nazionale della UIL.

ART. 21 CONVOCAZIONE
Il Congresso deve essere tenuto ordinariamente ogni 4 anni ed in via straordinaria ogni qualvolta la sua convocazione sia richiesta da almeno 2/3 dei componenti il Comitato Direttivo Nazionale o almeno 1/3 degli iscritti alla UILM, ovvero per decadenza del Comitato Direttivo Nazionale secondo quanto stabilito dal presente Statuto.
La data, la località e l'ordine del giorno del Congresso vengono fissati dal Comitato Direttivo Nazionale almeno 90 giorni prima. Il Comitato Direttivo Nazionale fissa altresì, di volta in volta, le modalità relative alla partecipazione ed al numero dei delegati in proporzione al numero degli organizzati in regola con il pagamento delle quote associative e dei contributi.
Il Congresso è valido in prima convocazione quando vi siano rappresentati, tramite i delegati, i 2/3 degli iscritti, ed in seconda convocazione quando sia rappresentato 1/3 degli iscritti.

ART. 22 NON CUMULABILITÀ DELLE DELEGHE
Non è ammesso il cumulo delle deleghe.
In caso di impossibilità del delegato effettivo a partecipare al Congresso, subentra il delegato supplente nell'ordine di elezione.
Ogni altro trasferimento di delega potrà avvenire, solo in sede congressuale, verso altro delegato appartenente alla stessa Struttura di elezione.
Non è consentito, in questo caso, il cumulo di più di 2 deleghe.

ART. 23 COMPOSIZIONE
Al Congresso Nazionale partecipano:
a) con diritto di voto i delegati eletti dai Congressi Provinciali e Regionali;
b) con il diritto di parola i membri del Comitato Direttivo Nazionale, del Collegio Nazionale dei Probiviri, del Collegio Nazionale dei Revisori dei Conti, ove non siano stati eletti delegati.
Le modalità di votazione vengono definite di volta in volta dal Comitato Direttivo Nazionale uscente attraverso un regolamento congressuale.

TITOLO II - L'ASSEMBLEA NAZIONALE

ART. 24 DEFINIZIONE E COMPITI
L'Assemblea Nazionale è l'organo di dibattito e di confronto a cui è affidata la verifica della linea politica generale della Organizzazione.
L'Assemblea Nazionale:
a) fissa gli orientamenti generali sui temi della politica sindacale e delle politiche per il perseguimento delle pari opportunità;
b) definisce i criteri inerenti ai rapporti interni alla organizzazione, verso la Confederazione e verso le altre organizzazioni sindacali.

ART. 25 COMPOSIZIONE
L'Assemblea Nazionale è composta da 395 componenti che vengono nominati con voto palese dal Congresso.
Esso è formato:
- dai componenti il Comitato Direttivo Nazionale;
- dai rappresentati delle strutture provinciali che non fanno parte del Comitato Direttivo Nazionale;
- da una quota di delegati di fabbrica fino a concorrenza del numero complessivo.
Partecipano di diritto all'Assemblea Nazionale i componenti del Coordinamento Nazionale Quadri.

ART. 26 CONVOCAZIONE
L'Assemblea Nazionale è convocata almeno una volta l'anno dal Comitato Direttivo Nazionale che ne fissa l'Ordine del Giorno.
In via straordinaria può essere convocata su iniziativa motivata della Direzione Nazionale.

TITOLO III - IL COMITATO DIRETTIVO NAZIONALE

ART. 27 DEFINIZIONE E COMPITI
Il Comitato Direttivo Nazionale è l'organo di direzione della UILM che tra un Congresso e l'altro, è responsabile della pratica attuazione dei deliberati del Congresso.
Sono suoi compiti specifici:
a) convocare il Congresso Nazionale fissandone le modalità di svolgimento;
b) eleggere al suo interno il Segretario Generale, la Segreteria Nazionale e la Direzione Nazionale;
c) eleggere al suo interno il Presidente;
d) eleggere i componenti la commissione organizzativa;
e) amministrare il patrimonio sociale, attraverso i rendiconti finanziari annuali;
f) deliberare in materia di contribuzione ordinaria e straordinaria;
g) decidere le sanzioni disciplinari nei confronti dei suoi componenti.

ART. 28 CONVOCAZIONE
Il Comitato Direttivo Nazionale si riunisce ordinariamente 2 volte l'anno. E' convocato dal Presidente in stretto rapporto con la Segreteria Nazionale che ne fissa la data, la località e l'ordine del giorno almeno 15 giorni prima. In caso di urgenza tale termine può essere ridotto a 5 giorni.
Esso può essere convocato in via straordinaria:
- ogni qualvolta la Segreteria Nazionale o la Direzione Nazionale lo ritengano necessario;
- quando lo richieda 1/3 dei suoi componenti;
- quando lo richieda 1/3 delle strutture Provinciali.
Le riunioni sono valide quando siano presenti almeno la metà più uno dei componenti.
Le deliberazioni sono valide a maggioranza dei voti.
Per le delibere, relative ad elezioni ed alla approvazione dei rendiconti, è necessaria la maggioranza assoluta dei componenti.

ART. 29 COMPOSIZIONE
Il Comitato Direttivo Nazionale è composto da 103 componenti.
Oltre i componenti effettivi, fanno parte di diritto del Comitato Direttivo Nazionale, senza diritto di voto, i componenti del Collegio Nazionale dei Probiviri e del Collegio Nazionale dei Revisori dei Conti.
Il Comitato Direttivo Nazionale può deliberare sostituzioni di suoi componenti decaduti a qualsiasi titolo; in questo caso le sostituzioni avvengono con i candidati provenienti dalle stesse strutture. Potranno essere effettuate cooptazioni, a maggioranza assoluta dei componenti del Comitato Direttivo Nazionale.
La somma delle sostituzioni e delle cooptazioni non potrà superare il 50%, in tal caso l'organismo decade e si dovrà procedere alla convocazione straordinaria del Congresso.

TITOLO IV - LA DIREZIONE NAZIONALE

ART. 30 DEFINIZIONE E COMPITI
La Direzione Nazionale è l'organismo di verifica della attuazione delle decisioni del Comitato Direttivo Nazionale e ad esso risponde del suo operato.
Sono suoi compiti specifici:
a) orientare le scelte relative ai rapporti interni e con la UIL;
b) assicurare il coordinamento della contrattazione e delle decisioni relative ai
settori produttivi;
c) amministrare il patrimonio sociale;
d) promuovere l'azione disciplinare verso i componenti del Comitato Direttivo
Nazionale e decidere sulle gestioni straordinarie delle strutture nei casi previsti dal presente Statuto.

ART. 31 COMPOSIZIONE
La Direzione Nazionale è composta da 23 componenti.
Essa è formata:
- dalla Segreteria Nazionale;
- da componenti proposti dalla Segreteria Nazionale.
Partecipano di diritto ai lavori della Direzione Nazionale:
- il Presidente del Comitato Direttivo Nazionale;
- il Presidente dell'Assemblea Nazionale;
- l'Apparato Nazionale.

ART. 32 CONVOCAZIONE
La Direzione Nazionale è convocata dalla Segreteria Nazionale che ne indica la data, la località, l'ordine del giorno.

TITOLO V - LA COMMISSIONE ORGANIZZATIVA NAZIONALE

ART. 33 DEFINIZIONE E COMPITI
La Commissione Organizzativa è l'organismo di verifica e di controllo del rispetto dei principi di responsabilità patrimoniale delle strutture di Categoria ai vari livelli.
Sono suoi compiti specifici:
a) le procedure di controllo dell'attività amministrativa delle strutture Provinciali e Regionali ai fini di cui sopra;
b) in particolare, effettuare tutti i controlli di carattere amministrativo, necessari a garantire l'osservanza degli obblighi di cui ai successivi artt. 60 e 61, anche con poteri ispettivi nei casi di irregolarità emergenti dall'esame dei rendiconti.
Nei casi gravi di violazione, la Commissione potrà agire con carattere d'urgenza ricorrendo al commissariamento ad acta.
Le decisioni saranno comunque sottoposte a ratifica della Direzione Nazionale.

ART. 34 COMPOSIZIONE E CONVOCAZIONE
La Commissione Organizzativa è eletta tra i componenti del Comitato Direttivo Nazionale cui risponde del suo operato.
La Commissione è composta da 10 componenti ed è presieduta dal Segretario Nazionale responsabile dell'Organizzazione.
La Commissione Organizzativa è convocata dalla Segreteria Nazionale o su richiesta di almeno 1/3 dei suoi componenti.

TITOLO VI - ALTRI ORGANI E ORGANISMI NAZIONALI

ART. 35 LA SEGRETERIA NAZIONALE - COMPOSIZIONE E COMPITI
La Segreteria Nazionale provvede alla esecuzione delle decisioni del Comitato Direttivo Nazionale; assicura la direzione operativa delle attività dell'Unione Nazionale; delibera sulle questioni che hanno carattere di urgenza e coordina l'iniziativa con i Sindacati Provinciali e Regionali, con le Federazioni Nazionali di altre categorie, con la Confederazione UIL e con i Sindacati Internazionali. La Segreteria convoca il CDN, la Direzione Nazionale, la Commissione Organizzativa.
La Segreteria Nazionale è composta dal Segretario Generale e da un numero di componenti stabilito dal Comitato Direttivo Nazionale.
La Segreteria Nazionale funziona collegialmente e le decisioni possono essere prese a maggioranza. In caso di parità prevale il voto del Segretario Generale.
La Segreteria Nazionale risponde del suo operato al Comitato Direttivo Nazionale.

Art. 36 IL SEGRETARIO GENERALE
Il Segretario Generale coordina i lavori della Segreteria e rappresenta la UILM di fronte a terzi e in giudizio.

ART. 37 IL COLLEGIO NAZIONALE DEI PROBIVIRI
Il Collegio dei Probiviri si compone di 7 componenti eletti dal Congresso Nazionale.
Non sono eleggibili gli iscritti che abbiano cariche direttive ed esecutive negli organismi Nazionali di categoria. I componenti effettivi del Collegio partecipano, senza diritto di voto, alle riunioni del Comitato Direttivo Nazionale.
Il Collegio elegge al suo interno il Presidente.
Il Collegio è competente ad esaminare:
- in prima istanza i ricorsi presentati, entro il termine di 15 giorni, avverso provvedimenti presi dal Comitato Direttivo Nazionale e dalla Direzione Nazionale;
- in seconda istanza i ricorsi presentati, entro il termine di 15 giorni, avverso i giudizi emessi dai Collegi dei Probiviri delle strutture Provinciali e/o Regionali.
Il Collegio Nazionale dei Probiviri è tenuto ad esprimere, pena la decadenza del provvedimento impugnato, il suo giudizio nel termine perentorio di 30 giorni dalla ricezione del ricorso.

ART. 38 IL COLLEGIO NAZIONALE DEI REVISORI DEI CONTI
Il Collegio dei Revisori dei Conti si compone di 4 componenti eletti dal Congresso.
Il Collegio elegge al suo interno il Presidente.
I componenti effettivi del Collegio dei Revisori dei Conti partecipano senza diritto di voto ai lavori del Comitato Direttivo Nazionale.
I componenti del Collegio non possono rivestire cariche direttive ed esecutive negli Organismi Nazionali.
Il Collegio dei Revisori dei Conti ha il compito di controllare 2 volte l'anno, di norma ogni 6 mesi, ed ogni qualvolta lo ritenga opportuno, i documenti amministrativi e la regolarità di tutte le spese, proponendo alla Segreteria i miglioramenti contabili che ritenga opportuni e segnalando le eventuali deficienze.
Il Collegio Nazionale dei Revisori dei Conti può disporre, su delibera della Direzione Nazionale, controlli sulla regolarità della amministrazione dei Sindacati Provinciali e Regionali.
Il Collegio presenta altresì al Congresso una relazione sul rendiconto amministrativo e finanziario della UILM nel periodo tra un Congresso e l'altro.

ART. 39 L'APPARATO NAZIONALE
I componenti dell'Apparato Nazionale, in funzione dell'incarico ricoperto e per il tempo di durata dello stesso, partecipano ai lavori dei Comitato Direttivo Nazionale e della Direzione Nazionale, sempre che non siano già eletti.

TITOLO VII - IL SINDACATO REGIONALE

ART. 40 ORGANI DEL SINDACATO REGIONALE
Sono Organi del sindacato Regionale:
- il Congresso;
- il Comitato Direttivo;
- il Comitato Esecutivo;
- la Segreteria;
- il Collegio dei Probiviri;
- il Collegio dei Revisori dei Conti.

ART. 41 IL CONGRESSO REGIONALE - COMPITI
Il Congresso:
a) esamina e discute le attività del Sindacato Regionale sulla base della relazione del Comitato Direttivo uscente;
b) stabilisce gli indirizzi politici ai quali si dovrà ispirare l'azione futura del Sindacato nell'ambito della Categoria e della Confederazione;
c) esamina il rendiconto organizzativo e finanziario;
d) elegge il Comitato Direttivo Regionale;
e) elegge il Collegio dei Revisori dei Conti;
f) elegge il Collegio dei Probiviri;
g) elegge i delegati al Congresso Nazionale UILM;
h) elegge i delegati al Congresso della Unione Regionale UIL.

ART. 42 IL CONGRESSO REGIONALE - CONVOCAZIONE
Il Congresso Regionale ha luogo normalmente in preparazione del Congresso Nazionale della UILM e del Congresso della Unione Regionale. Esso può inoltre essere convocato su richiesta di almeno 2/3 dei componenti il Comitato Direttivo Regionale.

ART. 43 IL CONGRESSO REGIONALE - COMPOSIZIONE
Al Congresso Regionale partecipano:
- con diritto di voto tutti i delegati eletti nei Congressi Provinciali;
- con diritto di parola i componenti degli organismi regionali uscenti, ove non siano stati eletti ed i componenti del Comitato Direttivo espressi nell'ambito regionale.

ART. 44 IL COMITATO DIRETTIVO REGIONALE - COMPITI
Il Comitato Direttivo Regionale è l'organo di direzione politica tra un Congresso e l'altro.
Sono suoi compiti specifici:
a) convocare il Congresso Regionale fissandone le modalità di svolgimento;
b) eleggere al suo interno l'Esecutivo, la Segreteria Regionale ed il Segretario Responsabile;
c) approvare annualmente i rendiconti;
d) decidere le sanzioni disciplinari nei confronti dei suoi componenti. Il Comitato Direttivo Regionale si riunisce almeno due volte l'anno. Esso può essere convocato in via straordinaria quando richiesto da 1/3 dei suoi componenti o 1/3 delle strutture territoriali.
Per le delibere, relative ad elezioni ed all'approvazione dei rendiconti, è necessaria la maggioranza assoluta dei componenti.

ART. 45 IL COMITATO ESECUTIVO
Il Comitato Esecutivo ha il compito di attuare le decisioni del Comitato Direttivo. E' formato da un numero di componenti stabiliti dal Comitato Direttivo.
Partecipano ai lavori del Comitato Esecutivo, con voto consultivo, i componenti dell'apparato Regionale, ove non siano eletti.

ART. 46 LA SEGRETERIA REGIONALE
Il numero dei componenti della Segreteria Regionale è deciso dal Comitato Direttivo, non può essere comunque inferiore a 3 compreso il Segretario Responsabile. Compito della Segreteria è dirigere l'attività del Sindacato Regionale, coordinandola con quella dei Sindacati Provinciali di categoria e dei Sindacali Regionali delle altre categorie e della Unione Regionale.

ART. 47 IL COLLEGIO REGIONALE DEI PROBIVIRI
Il Collegio Regionale dei Probiviri è composto da 3 componenti effettivi e da 3 supplenti ed è eletto dal Congresso.
Elegge al suo interno il Presidente.
Il Collegio Regionale dei Probiviri è l'organo competente ad esaminare in prima istanza, il ricorso, presentato entro 15 giorni, avverso provvedimenti disciplinari presi dal Comitato Direttivo Regionale.
Il Collegio Regionale dei Probiviri è tenuto ad esprimere, pena la decadenza del provvedimento impugnato, il suo giudizio nel termine perentorio di 30 giorni dalla ricezione del ricorso.
I Probiviri non possono ricoprire cariche direttive nel Sindacato Regionale.

ART. 48 IL COLLEGIO REGIONALE DEI REVISORI DEI CONTI
Il Collegio Regionale dei Revisori dei Conti è composto da 3 componenti effettivi e da 3 supplenti ed è eletto dal Congresso.
Elegge al suo interno il Presidente.
Il Collegio provvede almeno ogni anno, ed ogni qualvolta lo ritenga opportuno, al controllo dei libri contabili e ne riferisce al Comitato Direttivo con apposito verbale, che deve essere inviato alla Segreteria Nazionale.
Il Collegio presenta altresì al Congresso una relazione sulla propria attività tra un Congresso e l'altro.
I componenti il Collegio non possono ricoprire cariche direttive nel Sindacato Regionale.

TITOLO VIII - IL SINDACATO PROVINCIALE

ART. 49 ORGANI DEL SINDACATO PROVINCIALE
Sono organi del Sindacato Provinciale:
- il Congresso;
- il Comitato Direttivo;
- il Comitato Esecutivo;
- la Segreteria;
- il Collegio dei Probiviri;
- il Collegio dei Revisori dei Conti.

ART. 50 IL CONGRESSO PROVINCIALE - COMPITI
Il Congresso Provinciale:
a) esamina e discute l'attività del sindacato sulla base della relazione del Comitato Direttivo uscente;
b) stabilisce gli indirizzi cui si dovrà ispirare l'azione futura del Sindacato, nell'ambito delle scelte di politica sindacale della Categoria e della Confederazione;
c) esamina il rendiconto organizzativo e finanziario;
d) elegge il Comitato Direttivo Provinciale;
e) elegge il Collegio Provinciale dei Revisori dei Conti;
f) elegge il Collegio Provinciale dei Probiviri;
g) elegge i delegati al Congresso Regionale ed al Congresso Nazionale;
h) elegge i delegati al Congresso della Camera Sindacale Provinciale e al Congresso dell'Unione Regionale.

ART. 51 IL CONGRESSO PROVINCIALE - CONVOCAZIONE
Il Congresso del Sindacato Provinciale ha luogo normalmente in preparazione del Congresso Nazionale della UILM e della Camera Sindacale Provinciale. Esso può inoltre essere convocato in via straordinaria su decisione dei 2/3 dei componenti il Comitato Direttivo, o di 1/3 degli iscritti e, comunque, nell'ipotesi di decadenza del Comitato Direttivo.

ART. 52 IL CONGRESSO PROVINCIALE - COMPOSIZIONE
Al Congresso partecipano:
- con diritto di voto tutti i delegati regolarmente eletti nelle assemblee di fabbrica o di zona sulla base del numero degli iscritti in regola con il pagamento delle quote sindacali;
- con diritto di parola i componenti degli organismi uscenti, ove non siano eletti delegati, ed i componenti del Direttivo Regionale, dell'assemblea Nazionale eletti nell'ambito territoriale.

ART. 53 IL COMITATO DIRETTIVO PROVINCIALE - COMPOSIZIONE E COMPITI
Il Comitato Direttivo del Sindacato Provinciale è l'organo di direzione politica tra un Congresso e l'altro.
Sono suoi compiti specifici:
a) convocare il Congresso Provinciale fissandone le modalità di svolgimento;
b) eleggere al suo interno il Comitato Esecutivo, la Segreteria Provinciale ed il Segretario responsabile al quale dovrà essere consegnata copia del presente statuto, che il medesimo dovrà dichiarare di conoscere bene, in particolare con riferimento a quanto disposto dalle norme che disciplinano i limiti del mandato (artt. 60 e 61);
c) approvare annualmente i rendiconti;
d) decidere le sanzioni disciplinari nei confronti dei suoi componenti.
Esso si riunisce di norma una volta ogni 2 mesi, e comunque almeno 6 volte l'anno.
Esso può essere convocato in via straordinaria quando richiesto da 1/3 dei suoi componenti.
Le riunioni del Comitato Direttivo sono valide con l'intervento di almeno la metà più uno dei suoi componenti e le sue deliberazioni sono valide a maggioranza dei presenti.
Partecipano alle riunioni del Comitato Direttivo, senza diritto di voto, i componenti eletti del Collegio dei Probiviri e dei Revisori dei Conti.

ART. 54 IL COMITATO ESECUTIVO PROVINCIALE
Di norma a livello territoriale è costituito il Comitato Esecutivo che ha il compito di attuare le decisioni del Comitato Direttivo. Esso è formato da un numero di componenti stabilito dal Comitato Direttivo.
Partecipano ai lavori del Comitato Esecutivo, i componenti dell'apparato Provinciale ove non siano eletti.

ART. 55 LA SEGRETERIA PROVINCIALE
Il numero dei componenti la Segreteria Provinciale è deciso dal Comitato Direttivo, non può essere comunque inferiore a 3 compreso il Segretario Responsabile.

ART. 56 IL COLLEGIO DEI PROBIVIRI
Il Collegio dei Probiviri del Sindacato Provinciale è composto da 3 componenti effettivi e da 3 supplenti ed è eletto dal Congresso.
Elegge al suo interno il Presidente.
Il Collegio dei Probiviri è l'Organo competente a giudicare in prima istanza, il ricorso, presentato entro 15 giorni avverso provvedimenti disciplinari presi dal Comitato Direttivo.
Il Collegio dei Probiviri è tenuto ad esprimere, pena la decadenza del provvedimento impugnato, il suo giudizio nel termine perentorio di 30 giorni dalla ricezione del ricorso.
I Probiviri non possono ricoprire cariche direttive nel Sindacato Provinciale.

ART. 57 IL COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI
Il Collegio dei Revisori dei Conti del Sindacato Provinciale è composto da 3 componenti effettivi e da 3 supplenti ed è eletto dal Congresso.
Elegge al suo interno il Presidente.
Il Collegio provvede almeno ogni anno, ed ogni qualvolta lo ritenga opportuno, a controllare la regolarità dei documenti contabili e ne riferisce al Comitato Direttivo con apposito verbale, che dovrà essere inviato alla Segreteria Nazionale.
Il Collegio presenta altresì al Congresso una relazione sull'attività svolta tra un Congresso e l'altro.
I componenti del Collegio non possono ricoprire cariche direttive nel Sindacato Provinciale.

PARTE QUARTA
RAPPORTI INTERNI E NORME GENERALI
ART. 58 TERMINI DI CONVOCAZIONE
Salvo casi di particolare urgenza tutti gli Organismi devono essere convocati, nei tempi previsti con comunicazione dell'Ordine del Giorno, almeno tre giorni prima.

ART. 59 SOSPENSIONE E DECADENZA DAGLI INCARICHI
Si intendono sospesi dalle cariche ricoperte negli organismi ai vari livelli quei componenti nei confronti dei quali siano stati proposti provvedimenti disciplinari previsti dal presente Statuto.
La sospensione decadrà automaticamente qualora il giudizio del Collegio dei Probiviri sia favorevole al componente stesso, ovvero la sospensione sarà automaticamente trasformata in decadenza qualora il giudizio espresso sia negativo. I tempi della sospensione devono essere in coerenza con quelli previsti dagli artt. 65, 66 e 67 del presente Statuto.
Si intendono inoltre automaticamente decaduti quei componenti che per tre volte consecutive senza avere addotto giustificazioni, non partecipino alle riunioni o che non rinnovino la tessera di iscrizione al Sindacato.

ART. 60 RAPPORTI AMMINISTRATIVI
I sindacati Provinciali ed i Sindacati Regionali sono organismi giuridicamente ed amministrativamente autonomi che rispondono delle obbligazioni assunte nella persona del proprio Segretario Responsabile.
Le strutture suddette o le persone che le rappresentano sono responsabili per le obbligazioni da esse direttamente assunte verso chiunque e non potranno per qualsiasi titolo o causa o in specie per il fatto dell'adesione o della dipendenza dalla UILM, chiedere di essere sollevate dalla stessa.
E' fatto obbligo ai Sindacati Provinciali e Regionali di approvare il rendiconto consuntivo e preventivo entro il 31 marzo di ogni anno e di inviarne copia alla Commissione Nazionale di Organizzazione, sottoscritta dal Segretario responsabile e dal Segretario amministrativo per attestarne la veridicità, entro il 15 aprile di ogni anno.
Il rendiconto consuntivo dovrà essere composto da un conto economico e da uno stato patrimoniale, dai quali dovranno risultare con chiarezza e precisione la situazione patrimoniale dell'organizzazione, nonché tutte le entrate e le uscite.
Alla copia del rendiconto, da inviarsi alla Commissione Nazionale di Organizzazione dovrà essere allegato un elenco dei dipendenti e dei collaboratori a qualunque titolo della struttura Provinciale e/o Regionale e una copia della documentazione attestante l'adempimento, da parte delle strutture Provinciali e/o Regionali, ad ogni obbligo di natura fiscale e specificatamente a quelli di sostituto d'imposta, nonché agli obblighi previdenziali.
La Direzione Nazionale può predisporre controlli di natura amministrativa sui Sindacati Provinciali e Regionali per verificare l'esattezza dei rendiconti e delle comunicazioni amministrative presentate.
Tali attività, come quella di disporre eventuali interventi di natura finanziaria a favore dei Sindacati Provinciali e Regionali, costituiscono normale forma di assistenza propria della UILM senza assunzione di corresponsabilità.
La Segreteria Nazionale è tenuta a presentare ogni anno al Comitato Direttivo il rendiconto della Unione Nazionale specificato per capitoli e dettagliato in ogni voce per le entrate ed uscite.
Per tutti gli atti amministrativi deve essere prevista la firma nella persona del Segretario Generale e/o di altro Segretario incaricato per l'amministrazione, sulla base delle decisioni del Direttivo competente.
Tutte le operazioni di traenza sui conti correnti bancari o postali comunque aperti dalle strutture della UILM di qualsiasi livello devono essere effettuate esclusivamente con doppia firma congiunta.

ART. 61 RESPONSABILITÀ DEI SEGRETARI PROVINCIALI
E' fatto divieto ai Sindacati Provinciali e/o Regionali e per essi ai rispettivi Segretari Responsabili di contrarre obbligazioni in misura eccedente le risorse finanziarie di rispettiva competenza.
Il Segretario Provinciale e/o Regionale sarà responsabile anche nei confronti di terzi - in uno, si intende con il patrimonio della rispettiva organizzazione - degli obblighi derivanti da norme di legge o di natura pattizia (prima fra tutti quelli fiscali e previdenziali), afferenti l'attività svolta dalla struttura provinciale e/o regionale.
Il Segretario Provinciale e/o Regionale, in via di regresso nei confronti dell'organizzazione sindacale per le obbligazioni assunte in violazione alle disposizioni che precedono, sarà comunque tenuto a rimborsarla per tutte le sopravvenienze passive che all'organizzazione sindacale dovessero derivare per effetto di atti ed omissioni a lui imputabili (quali, sempre a mero titolo esemplificativo, il mancato assolvimento ad oneri fiscali e previdenziali).

ART. 62 DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITÀ
Il Segretario Responsabile, all'atto della sua elezione dovrà sottoscrivere un verbale in cui dichiara di conoscere lo Statuto, ed in particolare gli articoli 60 e 61, e tale verbale dovrà essere inviato alla Segreteria Nazionale entro 15 giorni dalla sua elezione.

ART. 63 QUOTE SINDACALI CONTRIBUZIONE ORDINARIA
Tutti gli iscritti alla UILM hanno l'obbligo del pagamento delle quote sindacali, con il conseguente diritto di avere la tessera UIL.
La contribuzione dovrà essere versata alle strutture della UILM di competenza, le quali hanno l'obbligo del pagamento delle quote deliberate di anno in anno dal Comitato Centrale della UIL e dal Comitato Direttivo Nazionale della UILM, tramite la UILM Nazionale.

ART. 64 CONTRIBUZIONE STRAORDINARIA
La UILM su delibera, con maggioranza qualificata dei 2/3 del proprio Comitato Direttivo può fissare contributi straordinari a carico dei Sindacati Provinciali e Regionali.

ART. 65 GESTIONE STRAORDINARIA
L'intervento per la gestione straordinaria ai vari livelli deve essere deciso a maggioranza dei 2/3 dei componenti della Direzione Nazionale o del Comitato Direttivo della Struttura competente, quando si verifichino i seguenti casi:
a) inesistenza o provata inefficienza di un Organo Dirigente;
b) incapacità ad esprimere la Segreteria;
c) non funzionamento degli organi dirigenti;
d) esistenza di un'azione esterna incompatibile con gli indirizzi approvati dagli Organi Statutari, capace di provocare disorientamenti e disgregazione, danneggiando il prestigio della Organizzazione;
e) Congresso convocato e svolto senza il rispetto delle norme statutarie;
f) irregolarità amministrative recanti grave danno alla Organizzazione;
g) gestione da parte della Segreteria del Sindacato Provinciale e Regionale in modo contrario ai principi di democrazia sindacale contenuti nello Statuto;
h) mancato rispetto degli indirizzi adottati dagli organi Statutari in caso di vertenze a carattere Nazionale.
In caso di gestione straordinaria l'Unione Nazionale interviene sui Sindacati Provinciali sentito il parere del Sindacato Regionale, della Camera Sindacale e della Unione Regionale UIL.
La gestione straordinaria si esplica mediante la nomina di un Comitato di Reggenza o di un Commissario.
La gestione straordinaria è immediatamente operativa.
Ricorso avverso può essere presentato al Comitato Direttivo che deve decidere entro 1 mese dal suo ricevimento.
La gestione straordinaria ha la durata massima di 6 mesi, in casi eccezionali di 1 anno.

ART. 66 PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI E NORME
A carico del lavoratore iscritto alla UILM resosi responsabile di atti in contrasto con la lettera e lo spirito del presente statuto possono essere assunti i seguenti provvedimenti:
a) richiamo scritto;
b) sospensione da 1 a 6 mesi dall'iscrizione;
c) destituzione dalla carica sindacale;
d) espulsione dalla Organizzazione con ritiro della tessera.
In caso di particolare gravità e urgenza gli organi competenti possono sospendere cautelativamente l'iscritto in attesa della definizione del provvedimento.
Il provvedimento viene deciso dall'Organo Direttivo della struttura alla quale l'iscritto appartiene. Il provvedimento di espulsione deve essere preso da detto Organo a maggioranza assoluta dei componenti.
Nel caso in cui l'iscritto è componente di più di un organismo, la decisione del provvedimento deve essere presa dall'organismo di maggiore livello.
In tal caso la struttura di appartenenza trasmetterà alla struttura di cui sopra tutta la documentazione avendo tale struttura ogni facoltà di decisione che comunque dovrà essere assunta entro un mese dalla data di acquisizione della documentazione, pena la decadenza del procedimento.
All'iscritto è data facoltà di ricorso entro 15 giorni dalla data di adozione del provvedimento.

ART. 67 PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI - PROCEDURE
Gli organi abilitati a decidere nelle forme previste dall'articolo precedente debbono essere convocati con l'indicazione esplicita nell'Ordine del Giorno della forma di provvedimento disciplinare proposto nonché della indicazione dell'iscritto e delle motivazioni cui si riferisce tale provvedimento.
Copia della convocazione dell'organo con l'Ordine del Giorno deve essere spedita con raccomandata all'iscritto oggetto di possibile sanzione.
Anche gli addebiti, specificati nei loro aspetti essenziali, devono essere comunicati all'iscritto mediante lettera raccomandata.
Di norma la comunicazione degli addebiti deve avvenire almeno 15 giorni prima della data di convocazione dell'organo abilitato a decidere le sanzioni disciplinari. La data considerata valida è quella del timbro postale della comunicazione degli addebiti.
L'interessato ha il diritto di fornire controdeduzioni scritte all'organo chiamato a decidere.

ART. 68 PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI - RICORSI
La comunicazione del provvedimento disciplinare adottato deve essere spedita all'iscritto a mezzo raccomandata entro il termine perentorio di cinque giorni dalla data della decisione dell'organo.
Entro il termine massimo di sette giorni dalla data in cui è stata ricevuta la comunicazione del provvedimento disciplinare, l'iscritto ha facoltà di presentare ai Probiviri ricorso avverso al provvedimento. Su sua richiesta è fatto obbligo al Collegio dei Probiviri convocarlo per le eventuali controdeduzioni.
La prima istanza di ricorso è quella dei Probiviri della stessa struttura che ha emesso il provvedimento; in caso di prosecuzione del ricorso, dopo l'esito di prima istanza, si passa ai Probiviri della struttura immediatamente superiore.

ART. 69 INCOMPATIBILITÀ INTERNE E FUNZIONALI
La carica di componente della Segreteria Nazionale UILM è incompatibile con la carica di Segretario Confederale, di componente la Segreteria della Camera Sindacale Provinciale e della Unione Regionale o di altra Unione di categoria.
Del Comitato Direttivo della UILM non possono inoltre far parte i Segretari Generali della Camera Sindacale Provinciale, della Unione Regionale ed i Segretari Confederali.
Le cariche di Segretario Responsabile del Sindacato Provinciale e del Sindacato Regionale di categoria sono incompatibili con le cariche di Segretario Responsabile della Camera Sindacale Provinciale e della Unione Regionale.
Non possono far parte della Segreteria del Sindacato Provinciale e del Sindacato Regionale di categoria il Segretario Responsabile della Camera Sindacale Provinciale e della Unione Regionale.
Non possono essere candidati alla carica di Segretario Generale, Segretario Responsabile o di componente la Segreteria nelle strutture sindacali della UILM coloro che al momento della candidatura abbiano superato il sessantacinquesimo (65°) anno di età.

ART. 70 INCOMPATIBILITÀ ESTERNE
Le cariche esecutive di partito e della UILM, ai rispettivi livelli, sono tra loro incompatibili.
La carica di componente degli Organi elettivi a tutti i livelli dell'Organizzazione è incompatibile con i mandati elettivi di Parlamentare europeo, Parlamentare nazionale, di Consigliere, componente di Consiglio o Assemblea Regionale, Consiglio Provinciale, Consiglio Comunale nei comuni con popolazione superiore ai 15.000 (quindicimila) abitanti e di componente il Governo, la Giunta Regionale, Provinciale o Comunale.
La candidatura a componente il Parlamento europeo, il Parlamento nazionale, il Consiglio (o assemblea) o la Giunta Regionale, il Consiglio o la Giunta Provinciale e - per i Comuni con popolazione superiore a 15.000 (quindicimila) abitanti - la candidatura a componente il Consiglio Comunale, a Sindaco o la nomina a componente la Giunta Comunale, comporta la sospensione dagli Organi statutari e la decadenza dagli incarichi sindacali esecutivi di qualsiasi livello.
Per i comuni con popolazione fino a 15.000 (quindicimila) abitanti l'elezione alla carica di Sindaco o la nomina a componente della Giunta Comunale comporta la decadenza automatica dagli incarichi sindacali esecutivi di qualsiasi livello.

ART. 71 REGOLAMENTI PER LA SECONDA AFFILIAZIONE
Per regolare il funzionamento degli organi statutari o per rispondere a specifiche situazioni (seconde affiliazioni) possono essere istituiti regolamenti sulla base delle norme dello statuto UIL e dello Statuto della Unione Confederale Quadri UIL.
I regolamenti approvati a maggioranza dei 2/3 dei componenti il Comitato Direttivo hanno valore statutario.

ART. 72 MODIFICHE STATUTARIE
Il presente statuto non può essere modificato che dal Congresso Nazionale.
Le modifiche devono essere approvate a maggioranza dei 2/3 degli aventi diritto al voto.
Le proposte di modifica allo Statuto, approvate ai rispettivi Congressi Provinciali e/o Regionali, devono essere inviate alla Segreteria Nazionale almeno 15 giorni prima della effettuazione del Congresso Nazionale.

ART. 73 APPLICABILITÀ DELLE NORME
Le norme contenute nel presente Statuto, che dovessero risultare in contrasto con quelle contenute nello Statuto della UIL, potranno essere omogeneizzate dal Comitato Direttivo Nazionale UILM, dopo apposita verifica effettuata dalla Segreteria Nazionale UILM.
Le situazioni non previste dal presente Statuto sono regolate dallo Statuto Confederale UIL per quanto applicabili.

ORGANIZZAZIONE DI ROMA E PROVINCIA


La UILM di Roma e Provincia è la struttura territoriale della UILM e rappresenta i lavoratori metalmeccanici della provincia di Roma.

ESECUTIVO UILM PROVINCIALE ROMA

Massimo CERRI - Segretario Generale
Fabrizio FIORITO - Segretario
Eugenio MARIOLA - Segretario
Patrizia IACOBELLI
Dario TURRI
Giancarlo MAGRINO
Mariano ALLEGRINI


TIBURTINO: Maurizio ROMANI, Aldo LEONE

POMEZIA: Egidio FILIPPONE, Pasquale PACCHIAROTTI, Fausto CARLISEPPE

CIVITAVECCHIA: Arturo RANUCCI


Presso le sedi della UILM Provinciale è possibile avere tutte le informazioni relative al rapporto di lavoro, al contratto applicato e ai diritti esigibili per via contrattuale e giuridica.

È inoltre disponibile un Ufficio Vertenze attrezzato per il conteggio della busta paga o per il riconoscimento delle normative previste e non applicate quali, ad esempio, inquadramento non corrispondente alle mansioni svolte, applicazione delle riduzioni di orario, trasferimenti illegittimi, mancate corresponsioni di trattamenti di trasferta.

La UILM Provinciale dispone di un Ufficio Legale convenzionato per l'attivazione dei procedimenti legali ove necessari.

Il legale riceve nelle sedi della UILM Provinciale, previo appuntamento, nei seguenti giorni:

LUNEDI POMERIGGIO

in Via Ruggero Bonghi, 38 - 00184 - ROMA

Telefono 06/4871586 - 06/4872356

Fax 06/4745183 - 06/4872349